Racconti
The magic day
Doveva accadere, prima o poi, doveva verificarsi quel delicato insieme di fattori determinanti a creare la giornata "tipo".
Domenica 16 Luglio 2000
Una di quelle giornate che sopraggiungono dopo un temporale estivo, trascinate dal vento da nord ... limpide, blu, frizzanti già dalle prime ore del mattino, mentre attraversi l'ultimo tratto di statale in macchina e cercando di non investire un passante o un ciclista, scartando il cartello pubblicitario di poco ... osservi con cura fino all'orizzonte visibile ... e le montagne in lontananza ti sembrano più vicine.
Oggi non ci sono Santi, prepariamo in fretta gli alianti e via ! in linea, in attesa del primo traino.
Contrariamente al solito, parto nelle prime posizioni ( di solito lascio decollare qualcun'altro ... giusto per andare sul sicuro) e non vedo l'ora che tocchi a me ...
Sono le 13,34 quando il fedele Robin DR400 mi aiuta a staccare l'ombra da terra ... poche centinaia di metri ... si balla alla grande e il vario sonoro fa un casino indescrivibile, sempre a fondo scala ... mi sgancio subito ... meno di 600 metri su Novi.
Non mi sono spostato dalla periferia di Novi e si sale con un +4 m/s costante e in pochi giri sono a quota 2.000 ... troppo facile ... il panorama è esagerato! in ogni direzione ... decine di chilometri di nitidezza e colori brillanti ma ... forse mi sbaglio ! sarà un effetto ottico o davanti a me c'é il mare !!! ... non mi sbaglio è proprio il mare ed è la prima volta che lo vedo così chiaramente, appena sopra Novi (pensandoci bene, a 2.000 forse su Novi non ci sono mai stato).
Roby, proprio oggi è rimasto a piedi (è arrivato tardi e non ha trovato nessun Libelle libero) e decollerà più tardi con il K21, quindi cosa faccio ... vado dritto ... verso il mare ! un'attrazione incredibile, quasi magica quella forza che mi spinge a sud dove non sono mai stato ... più a sud e vedo un cumulo che promette bene e allora che aspetto ... andiamo !
2.200 sulla verticale del Brugneto e la magia si ripete, davanti a me ... incredibile ... Genova !!! con l'aeroporto C. Colombo perfettamente in vista.
"Genova radio, aliante D-6159 in avvicinamento da nord" ... sogno tra me e me, in un dialogo improponibile, di atterrare sulla lingua di terra tra lo stupore dei controllori del traffico e le ali di un MD80 parcheggiato sul piazzale ! che fesseria ... e mi raggiunge in spirale il Ventus di Mimmo ... restiamo un pò qui e infine la fatidica domanda : "che facciamo ? andiamo verso la Francia ?" ... OK dico io ... e provo un brivido misto tra eccitazione e fifa nera !
Inizia una fantastica galoppata tutta portante, sotto i cumuli del fronte di brezza, senza mai perdere un metro, il mare sempre alla nostra sinistra, a destra in lontananza le Langhe e la provincia di Cuneo ... sotto di noi i monti Liguri, passiamo il Turchino, il Beigua , Savona e ancora verso Millesimo ... ci raggiunge Squarciafico.
Un occhio al GPS mi conferma che sono decisamente fuori dal cono di Novi a circa 80 Km dal campo ma non sono minimamente in ansia ( e forse era meglio se lo ero un pochino !).
"Cosa fai ?" mi chiede Squarcia ... "andate tranquilli avanti voi ... io torno in dietro, incontro a Borgo" dico io, ormai appagato e deciso a non pesare ulteriormente sui miei compagni di volo ansiosi di macinare ancora molti chilometri.
Li saluto e giro di 180° verso est ... verso i cumuli appena lasciati ... verso la voce di Borgo che si fa sentire per radio vicino al monte Beigua ... sembra un richiamo irresistibile ... galoppo verso quel richiamo e trascuro i segnali del cielo ... la brezza di mare incomincia a prevalere ... poche ascendenze sul tratto di ritorno ... qualche spirale perlopiù a vuoto e arrivo al Beigua.
"Porca miseria come sei alto" dico a Borgo che spirala tranquillo almeno 500 metri sopra la mia testa ... "adesso recupero quota, ti raggiungo e rientriamo verso Novi !" ... ma qualcosa non funziona ... il vario è stranamente negativo ... mi slogo il collo per cercare Borgo ... mi sposto un pochino verso il monte ... niente ! ... incomincio a innervosirmi ... Borgo se ne accorge e mi suggerisce di spegnere la radio e di concentrarmi sulle sensazioni ... eseguo, ma non del tutto ... quella voce in sottofondo mi può aiutare ...o forse no, questa volta devo cavarmela veramente da solo!.
La sudorazione è copiosa e la saliva sembra non essere mai esistita nella mia bocca ... la quota è scesa paurosamente e a 900 metri (solo dopo ripenserò che erano sul QFE di Novi !!!) mi sposto verso nord nel tentativo di recuperare la pianura (che è ben lontana e forse irraggiungibile) ... punto un campo di grano tagliato ... già ! con le balle di fieno ancora in bella vista in mezzo al prato ! ... non me ne va una giusta ! ... all'improvviso la lancietta del vario schizza verso l'alto ... +2 m/s ... sono scettico ma provo ... zitto! un giro completo positivo ... un'altro .. un'altro ancora !!! è fatta si sale ... da qui non mi sposto fino al tramonto !
Solo dopo 20 minuti di lenta e interminabile salita, alzo il volume della radio e subito Borgo mi saluta "ti vedo meglio ora " ... anche io mi vedo meglio ... molto meglio ... nuovamente a quota 2.200 ... salvo!
Non vi racconto il resto del volo che meriterebbe qualche dettaglio in più, 3.000 sul Penice e 5 ore e 20' di volo .. il primo passo verso la "C" d'Argento.
Sarà per la prossima volta ... a presto.
p.s.
grazie Discus ! ... a buon rendere.
La costonata
25 Giugno 2000
lo sapevo che era la giornata giusta !
la carta meteo parla chiaro ... è passato un fronte freddo nella notte e ora l'aria è limpida come in una fresca mattina montana. Il cielo è ancora coperto da strati leggeri molto alti ma a nord, verso le alpi si intravedono cumoli congesti ben auguranti.
Arrivo a Novi e con Roberto monto il mio Discus mentre lui prepara il Libelle e lo porta in testata 36 in attesa di sviluppi.
Stranamente non c'è agitazione sul campo e i pochi presenti sembrano scettici ... solo Mereu (istruttore e meteorologo) ci conferma l'intuizione e ci invita ad aspettare che l'aria si pulisca del tutto.
Telefono a Dino, in viaggio di ritorno da Ferrara dove si è conclusa la gara e lo invito ad affrettarsi ... "alle 13,00 esatte sono sul campo !" ... così è stato.
ore 13,30
Ci siamo ... in 30 minuti il cielo si è chiazzato di cumuli, la base sembra alta ... sono bianchissimi e si stagliano bene sullo sfondo blu intenso ... non sembra quasi di essere in pianura a Novi ... è il Texas !
sganciamo bassi (600 metri QFE) e in breve siamo a 2000 metri base cumoli a nord della testata 18 sopra Pozzolo ... incredibile, da quanto tempo aspettavamo un'occasione simile .
Sento un messaggio all'aria da parte di Tarchini ... "attenti alle lavatrici che potrebbero colpirvi staccandosi da terra in termica !!!" ... finalmente si va in montagna in gruppo e con ampio margine di sicurezza per tutti !
la traversata verso "le strette" non è critica ma arriviamo sul Giarolo un po' bassi.
Prima Roberto, cerca di rifare quota lentamente, incoraggiato (anche un po' "strapazzato" ) da Dino che lo esorta a inclinare di più "dai Robi butta giù quell'ala ! ... ancora !!! " ... poi tocca a me ... non faccio in tempo a lamentarmi della difficoltà che incontro nel centrare il nocciolo, che davanti a me appare Dino con i diruttori fuori , sceso alla mia quota per riprendermi ... sono senza parole !
non c'è più storia, nelle due ore che seguono è tutta una scorribanda tra un monte e l'altro ... di nuovo l'Ebro, dove andavo a lanciare i modelli, il Chiappo ... finalmente il Lesima (il monte "palla" a causa del radar che svetta in cima) e poi il lago del Brugneto ... grandioso non ero mai arrivato così "lontano" !
ma non finisce qui ... è ora di esagerare.
"ce la facciamo questa costonata" ? mi chiede Dino ... già un'altra volta mi aveva invitato e non me l'ero sentita di tirare i 200 il primo volo che facevo sul Discus ... ma oggi è un'altra storia ... si parte !
In un attimo mi sfila via davanti e affonda verso il costone che dall'Ebro si spinge verso il Giarolo ... da 1750 m a 1400 m ... lo seguo a tutta birra ... occhio all'anemometro ! ... il costone si avvicina e la turbolenza si fa sentire ... stringo le cinghie ... di più ... il braccio ingessato alla barra ... vedo la gente che prende il sole sui prati... quasi li posso toccare ... è incredibile sono un "Tornado" che vola radente, seguendo il profilo del costone !
Tutto a 200 km/h fino alle antenne del Giarolo ... e qui una cabrata chiude la corsa !
Eccitazione estrema ... mi frulla tutto intorno ... non capisco bene dove sono ... a che velocità sto andando ... l'adrenalina è pompata a fiumi ... velocemente recupero la posizione e l'assetto e rincomincio a spiralare per rifare quota.
Il giochetto si rifarà un'altra volta e sarà ancora più strepitoso di prima.
Dopo 3h e 40' sono esausto e decido di rientrare.
... sarà una lunga settimana quella che mi separerà ancora una volta dal mio Discus !
p.s.
Grazie a Robi per le belle foto, scattate abilmente dal Libelle I-NANQ.
Quasi un fuoricampo
24 Aprile 2000
Ore 13,30
Quante volte è già capitato di veder cambiare il tempo durante la pausa del pranzo, tra una forchettata e un bicchier di vino, masticando discorsi di volo e leggendarie avventure.
Anche oggi siamo a pranzo dalla Rita e la pioggia della mattina ha lasciato spazio a larghe schiarite. Il sole incomincia a modificare la tinta di verde del campo alle nostre spalle, quasi a nostra insaputa, come per farci una sorpresa.
Mi alzo per primo, il caffè lo prendo al banco e via fuori verso i carrelli a montare la macchina volante.
Ore 15,30
Stiamo spiralando in "parcheggio", quota 950 metri a sud di Novi, sotto una specie di cumulo in attesa di Vittorio che, partito dopo di noi, ha deciso di dedicarci un pomeriggio formativo per farci provare un "tema" in sicurezza.
Io sul Discus e GianLuca con il suo DG101 siamo pronti a seguirlo ovunque !
Ci raggiunge e visto che oggi, più in alto, non si sale, decide di sondare l'aria più a ovest in direzione di Ovada. Lo seguiamo come fedeli cagnolini, abbastanza tranquilli e sicuri, protetti da un cielo ben chiazzato di diversi cumuli... molto promettenti.
Peccato che la radio non mi funzioni ! ... poco prima di decollare mi arrendo all'evidenza che il difetto non è andato a posto e non mi restano che i segnali di fumo o il "portatile" di Vittorio, piazzato tra le gambe (veramente scomodo !!!).
Non c'è storia, il volo con la "chioccia" è una vera pacchia ! Vito, esplora, si assicura che i valori siano buoni, ci chiama e noi arriviamo pronti a sfruttare l'esperienza del vero Pilota; e così passiamo da cumulo in cumulo, sempre più a ovest fino a Acqui (terra natia di Gianluca e suo primo obiettivo raggiunto) e poi di nuovo verso casa per spostarci in direzione di Voghera.
Che rottura questa radio, ogni tanto cerco di rispondere a qualche chiamata con il portatile per far sentire la mia voce, ma ogni volta perdo la concentrazione e non mi piace !
Vicino a Tortona riesco a fare una bella quota, spiralando bene; ne sono veramente soddisfatto ! in pochi giri o preso le distanze dall'Uribel e dagli altri alianti più in basso e sono pronto per raggiungere Squarciafico in direzione di Voghera, rotta 100° nel blu.
Gianluca, è più basso e preferisce rientrare e ... forse fa bene ma io sono alto e posso spostarmi verso Vito , anche se non lo vedo e davanti a me i cumuli sono lontanissimi ... mi avvio ... bussola per 100° e prima o poi lo vedrò !
Le cose incominciano a girare male, Vito mi avvisa che i cumuli su Voghera non tirano e mi sta venendo in contro. Viro anche io di 180° e cerco di ritornare su Tortona... sono un pò stanco e quasi senza accorgermene mi sono mangiato tutta la quota faticosamente guadagnata in precedenza ... Vito ha trovato da salire ... è davanti a me ... 600 m , provo a spiralare sotto di lui e sopra una cascina ... vicina la cascina ! caspita lui sale e io no !!! ancora qualche giro ... devo centrarla meglio ... non ci riesco ... 550 m ! Sempre sul portatile, Vito mi suggerisce di incominciare a cercare l'aviosuperficie di Tortona !!! ...
Mi arrendo all'evidenza che mi toccherà un atterraggio "fuori campo" , non proprio un fuori campo ma sicuramente non a Novi! ... ma dove cavolo starà questo campo benedetto !
Vito è decisamente adirato, ha capito che non ho le coordinate sul GPS (grave errore !) e teme un mio momento di panico ... panico no ma una certa ansia si ! ... vorrei solo scorgere il campo ... aldilà della ferrovia ... a Nord di Tortona ... dopo l'Auto grill ... ma dové !!! ......... ECCOLO !
.... Ci siamo il momento è arrivato.
Mi sono chiesto molte volte come mi sarei comportato in questa circostanza, è ora di provare.
Mi metto in prenotazione e guardo l'altimetro (secondo errore !) ... 220 m (si, ma QFE su Novi !) ... cavolo è già ora di scendere ! ... sottovento e ... ci mancava anche l'ultraleggero che decolla ! ... verso Sud ... e io sto atterrando verso Nord !!! ... grande ! ho il vento in coda.
E' tardi per i ripensamenti, diruttori fuori e in finale ... sono alto ! ... ma non si aprono più di così questi diruttori ? ancora pochi metri e ... il campo mi scorre sotto le ali ... sono ancora troppo veloce ... ci siamo tocco terra ... FRENI !!!
Visto da sotto è sembrato un atterraggio molto professionale, quasi voluto, fino in testata pista e pronto per ridecollare ma io so che non è stato così e la prossima volta il finale sarà più lungo e l'altimetro non lo guarderò più di tanto (ho sarà sul QNH).
Ore 18,20
Sono comunque soddisfatto, un pò di fortuna che non guasta e un pizzico di strizza, tenuta sotto controllo fino in fondo. Al rientro a Novi, Squarciafico mi rimprovererà giustamente per non aver preparato a dovere il GPS e aver così contribuito a complicarmi la vita nella ricerca del campo. In effetti quello è stato l'unico vero momento di stress, aggravato dalla scarsa conoscenza del territorio, al di fuori del cono di Novi.
Una lezione importante, un volo speciale in una giornata stupenda.
Occhio al vento !
Ore 12,30
percorro a tutta birra l'A7 in direzione di Novi Ligure, il cielo è stupendo e a Genova tira una tramontana tesa e fredda; niente a che vedere con il clima uggioso di ieri. Finite le curve, inizia l'ultimo tratto rettilineo, inconsciamente accelero e mi viene voglia di urlare guardando il blu profondo di questo regalo autunnale.
Arrivo sul campo alle 12,45 e mi accolgono Andrea e Vittorio con una richiesta irrifiutabile :
"che ne dici di provare quei cumuletti che si vedono a sud ?" ... detto fatto, si decolla !
Il libelle sente il vento fin dai primi metri al traino e vedo il Robin che balla più di me, puntiamo verso Gavi sempre scrutando l'orizzonte ma non riesco a vedere nulla ... potrebbero essere termiche secce ?
a 1200 m. mi sgancio e inizio a perlustrare mentre Borgo mi avvisa per radio "qui e buono, ma attento al vento da Nord che sta rinforzando e potrebbe ostacolarti in rientro". Starò attento ... ora però mi voglio divertire un pochetto ... inizio una serie di spirali con valori a +2 m/s, purtroppo instabili (sarò mica io che non riesco a centrare la termica) ... il Forte di Gavi, sotto di me si allontana a causa del vento ... farò bene ad avviarmi verso il campo se non voglio atterrare sui Viali di Novi !
Un attimo dopo anche per radio, Vittorio e Andrea mi richiamano e confermano la mia decisione.
Punto sul campo e mi stabilizzo a 100 km/h (+ o -) cercando di contrastare le turbolenze violente che mi sbatacchiano come in un frullino ... "porcaccia la miseria ... ma qui non si va avanti ! " quel cavolo di Forte è sempre alla mia destra !, meno male che almeno non perdo troppa quota ! ... come non detto ora un -3 m/s mi invita ad aumentare la velocità.
Borgo per radio mi rassicura ma capisco che anche sul Campo il vento è aumentato e si stanno preparando a fermare l'attività ... un K21 rinuncia a decollare ! (andiamo bene !!!).
Spengo virtualmente la radio e decido di concentrarmi sulla traiettoria e sulla velocità da tenere.
A 600 m QFE la turbolenza cessa di colpo e il vario indica uno "zerino" stabile ... che piacere ! guadagno qualche metro di quota, mi metto a 80 km/h sognando un'inverosimile onda ma non se ne parla e allora aumento nuovamente fino a riportarmi a 100/110 km/h indispensabili per riuscire ad avanzare.
Per radio, dal Campo, mi chiedono continuamente quota e posizione e io ripeto sempre la stessa cosa "sono a Sud di Novi !" ... vorrei tanto dire che sono "su Novi" ma dovrò aspettare ancora un buon quarto d'ora prima di poter dichiarare il "lungo finale" .
Ultimi 200 metri, 120 km/h, diruttori chiusi (li aprirò solo oltre la rete del campo) e mille correzioni per tenerlo allineato in mezzo alle turbolenze ... mi fermo in pochi metri senza problemi.
Mi accolgono tutti soddisfatti ... mi sento l'eroe del giorno e scaricando adrenalina, ripenso al volo appena terminato e voglio imprimermi nella memoria la lezione: occhio al Vento !
Il primo Libelle
27 Novembre 1999
E' passato un mese dal giorno dell'esame, e da allora ho sempre volato con Borgo o con Puppi, incomincio a pensare di non essere più capace a volare senza Istruttore !
Avevo deciso di non salire più sul Blanick, fedele amico di tanti mesi di scuola, ma oggi piuttosto che niente rivolerò da solo con il "Victor Lima".
Arrivo al campo alle 11,45 e subito Borgo mi anticipa la bella notizia ... ieri sono stati firmati i nostri brevetti e siamo ufficialmente "Comandanti", liberi di volare su tutti mezzi del Club ! Peccato che l'Ask13 è smontato (pronto per la trasferta ad Albenga) e si parla del ASK21 oppure ... Borgo azzarda il Libelle, il monoposto, piccolo, leggero difficile anche solo entrarci ... segue un piccolo consulto con il Direttore della scuola ... è deciso, sarà lo Standard Libelle h201 (I-NANQ).
Io pensavo di dover fare una lunga estenuante anticamera con altri biposto di "passaggio" e invece dopo il pasto (leggero a base di pasta e "manuale") sono già pronto in testata 36 con Borgo al Traino dello Stinson l5 e le raccomandazioni di rito... "attento ai comandi... sono molto più sensibili", "usa solo la punta delle dita", "100 k/h in procedura o ti sembrerà di sentirmi urlare sul sedile posteriore !".
Il volo ? una favola ... pochi minuti al traino, giusto il tempo di capire quanto comando dosare sulla barra e dopo lo sgancio il Libelle e tutto mio ! è sensibile ma si controlla, il trim è comodo e stabilizza bene la velocità ma quello che più conta è che "sento" l'aliante e mi sembra di avere io stesso le ali.
Giro lo sguardo in tutte le direzioni e mi godo il panorama delle Alpi imbiancate in lontananza mentre apprezzo la visibilità eccezionale del tettuccio a goccia.
Ora proviamo una spirale e via .... a 45° uno , due, tre spirali... è stupendo ! non ho fatto in tempo a pensare la virata che ero già angolato, con l'ala interna incollata al centro del cerchio ideale.
Non posso non pensare a cosa sarà sentirsi tirati sù da una termica con questa macchina !
Faccio un pò di fatica mantenere la velocità a 90 Km/h , aumenta in un attimo, ma al secondo tentativo va già meglio e poi ... è solo il primo volo cosa pretendo !
Provo ad aumentare la velocità 130, 150 km/h ... aumenta il rumore ma il "Libellino" è piacevolmente stabile e non ho la sensazione di "picchiata" che avevo con il biposto scuola, sento di potermi allontanare ... punto verso Gavi e dopo poco sono sopra il Castello, ho perso solo 200 metri di quota dal momento dello sgancio, faccio un 360° per vedere il Campo ... incredibile ... sono altissimo e potrei allontanarmi ancora ..., se solo ci fosse un cumulo da "puntare" sento che non avrei esitazioni.
Invece sono le 17,05' e mancano 10' alle effemeridi ed è meglio rientrare ... la "bottiglia" di rito per il brindisi è già in fresco !